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FESTEGGIA CON NOI
CAPODANNO CINESE
那不勒斯春晚

La Festa di Primavera, conosciuta in occidente come Capodanno Cinese, è una delle festività tradizionali cinesi più importanti.

Basato sui cicli lunari, nel 2023 il Capodanno Cinese cadrà il 22 gennaio, giorno in cui inizierà l'Anno del Coniglio, animale simbolo di gentilezza, talento e sensibilità.

QUANDO

Vigilia di capodanno
21 gennaio dalle 10.00 alle 17.30

DOVE

Museo Archeologico Nazionale e Galleria Principe di Napoli, piazza Museo, Napoli

Capodanno Cinese a Napoli 2023

Giunti alla sesta edizione del Capodanno Cinese a Napoli, manifestazione realizzata ogni anno con grande successo e forte risposta da parte dei napoletani e della comunità cinese, anche quest’anno Livecode Full Media Agency, l’Istituto Confucio, l’Associazione culturale “Ciao Cina” in collaborazione con Il MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli organizzeranno il Capodanno Cinese a Napoli 2023 per dare il benvenuto all’Anno del Coniglio e diffondere in questo modo un messaggio di rinascita e condivisione.

L’evento si terrà il 21 gennaio presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (p.zza Museo 19, Napoli) e presso la Galleria Principe di Napoli dalle ore 10.00 alle ore 17.30 (leggi qui il programma dettagliato) con delle dimostrazioni pratiche di calligrafia, intaglio della carta presso l’atrio, un corso di degustazione del tè presso il MANN Caffè, una dimostrazione di Taiji e una dimostrazione di pittura tradizionale cinese nella Sala del Toro Farnese.

Gli eventi a prenotazione tenuti all’interno del MANN prevedono l’ingresso gratuito nominativo, tutte le altre attività sono rivolte ai visitatori titolari di regolare biglietto di visita e sono ad accesso libero fino al raggiungimento della capienza massima consentita dalle sale espositive. L’organizzazione e lo staff del Museo si riservano pertanto la facoltà di limitare l’accesso una volta raggiunta tale capienza.

Modalità di ingresso al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (orari e tariffe)Altre condizioni di gratuità per l’accesso al MANN

Per le scuole pubbliche e private dell’Unione Europea è consigliata la prenotazione seguendo questo link.

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Livecode Full Media Agency

Livecode Full Media Agency. Dal 2018 è media partner e co-organizzatore, in collaborazione con varie istituzioni della città e sempre con il patrocinio morale del Comune, la festa del Capodanno Cinese a Napoli. Sezione digital della Livenet Srl, dal 2022 con le sezioni editoriali Live Performing & Arts (Magazine di musica e cultura) e AudioLive FM (Digital Radio) organizza i festeggiamenti per dare il benvenuto, nel 2023 all’Anno del Coniglio.
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Istituto Confucio di Napoli

Istituto Confucio di Napoli si occupa della diffusione e della promozione della lingua e della cultura cinese. Istituito nel 2007 dall’Università degli studi di Napoli “L’Orientale” in collaborazione con la Shanghai International Studies University (SISU) l’Università “L’Orientale” è stata la prima scuola di studi cinesi d’Europa, importante riferimento per gli studi e le ricerche sull’antichità e sulla contemporaneità cinese.
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Associazione Ciao Cina

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Unione degli Studenti e Studiosi Cinesi

L'edizione 2022

Guarda il video dell’edizione 2022 del Capodanno Cinese a Napoli: L’Anno della Tigre

Programma 内容

21 gennaio 1月21号
2023-01-21
MANNcaffè
MANN - Sala del Toro Farnese
MANN - Atrio
Bistrot Le Lazzarelle - Galleria Principe di Napoli
MANNcaffè
MANN - Sala del Toro Farnese
MANN - Atrio
Bistrot Le Lazzarelle - Galleria Principe di Napoli
10:00 - 13:00
Dimostrazione di pittura tradizionale

Dimostrazione di pittura tradizionale a cura dell’Unione degli Studenti e Studiosi Cinesi Napoli

La pittura cinese è una delle più antiche tradizioni artistiche del mondo. L’antica pittura tradizionale è nota oggi come guóhuà (国画), che significa “pittura nazionale”.

Il tema più diffuso e apprezzato nella pittura tradizionale sono i paesaggi. La pittura paesaggistica cinese non è una riproduzione fedele del paesaggio circostante, ma una rappresentazione della natura attraverso la concezione spirituale dell’artista. Come con la calligrafia, i materiali più popolari sui quali sono fatti i dipinti sono la carta e la seta e lo strumento più usato è il pennello intinto in inchiostro nero o in pigmenti colorati. Il lavoro finito può essere montato su rotoli, che vengono poi appesi o distesi, e vanno ammirati srotolando progressivamente le varie scene, che si susseguono in eventi in ordine cronologico.

Le diverse correnti artistiche, influenzate da varie dinastie imperiali e invasioni barbariche, ci hanno lasciato un patrimonio di opere molto diversificato.

Docente: Wang Yujie

 

10:00 - 13:00
Infopoint “Studiare e lavorare in Italia”

Rivolto prevalentemente ai cittadini cinesi, all’infopoint a cura di WoM – Word of Mouth saranno presenti degli operatori di lingua italiana e cinese per dare tutte le informazioni burocratiche e legali necessarie a chi è interessato a studiare o lavorare nel nostro paese.

10:00 - 10:30
Dimostrazione di Taijiquan

Nella Sala del Toro Farnese (Museo Archeologico Nazionale di Napoli) sarà possibile partecipare alla dimostrazioneTaijiquanrealizzata in collaborazione con L’Istituto Confucio di Napoli; il maestro Yun Peng ci spiegherà le origini del Taijiquan.

I posti per questo workshop sono terminati. I visitatori del museo potranno comunque assistere alla dimostrazione.

 

10:00 - 13:00
Dimostrazione pratica di Intaglio della carta

JIANZHI

L’arte del ritaglio della carta in Cina

I più antichi reperti relativi alle carte ritagliate cinesi risalgono al periodo del cosiddetto Medioevo cinese, più precisamente al VI secolo d.C. In epoca Tang (618-907 d.C.) gli imperatori, in occasione della Festa di Primavera, usavano ricevere i cortigiani che portavano bandiere di seta con emblemi doro e dargento ritagliati a forma di caratteri cinesi e fiori. Poiché a quei tempi la carta e la seta erano mal distinte l’una dall’altra a causa della loro utilizzazione comune per la scrittura e la pittura, si può ragionevolmente pensare che le prime carte ritagliate fossero in seta. Questi ritagli in seta all’inizio dovevano ornare i palazzi e le case ricche. Quando la materia cartacea divenne in seguito di uso più corrente, le carte ritagliate fecero la loro comparsa nelle case della gente del popolo diventando rapidamente un’arte popolare. I primi artigiani furono d’altronde le contadine illetterate che, depositarie della tradizione, preservarono attraverso i secoli i motivi e le tecniche di questa peculiare forma d’arte.

La dimostrazione di intaglio della carta sarà a cura della prof.ssa Li Zhuo dell’Università L’Orientale

10:00 - 13:00
Dimostrazione pratica di Calligrafia

CALLIGRAFIA CINESE

Una tradizione millenaria tra scrittura e arte

In Cina, la calligrafia occupa una posizione importante nel campo delle belle arti. La scrittura cinese, grazie alla sua unicità, non è solo un mezzo di comunicazione, ma è anche un modo per esprimere senso estetico e cultura. Il famoso Su Dongpo, uno dei più famosi letterati dell’epoca Song (960 – 1279), era solito utilizzare l’arte della calligrafia per comporre le sue poesie, lasciando così una traccia indelebile nella storia dell’arte e della letteratura cinese, due discipline che si incontrano appunto nella calligrafia.

Possiamo definire la calligrafia cinese come l’arte di scrivere i caratteri cinesi, servendosi di pennello e inchiostro in modo che comunichino un messaggio che va oltre il significato letterale delle parole. Ha una storia che va di pari passo con lo sviluppo della scrittura ed è considerata una delle forme tradizionali di arte, nonché espressione della millenaria cultura cinese.

Si dice che la calligrafia sia come uno specchio che riflette l’animo e i sentimenti di chi la scrive. Giocando con il pennello e l’inchiostro sulla carta, variando velocità dei tratti e spessore delle linee, il maestro calligrafo riesce a comunicare il suo stato d’animo. È anche un esercizio mentale perché permette di coordinare il braccio e la mente, che deve essere calma, per produrre la migliore espressione di quello che l’artista sente.

La dimostrazione di calligrafia sarà a cura della prof.ssa Zhang Chi dell’Università L’Orientale

10:30 - 11:30
Dimostrazione esperienziale “La Cultura del Tè”

DEGUSTAZIONE DEL TÈ
Un rito sociale e spirituale che diviene cerimonia

La cerimonia del tè, o Gong fu cha, (工夫茶, gōngfūchá) nota anche come “Cerimonia del tè 功 Kung Fu” fa riferimento all’arte di preparazione del tè nella cultura e tradizione cinese secondo una precisa scelta dei materiali, delle fasi di preparazione, nel rispetto del principio fondamentale dellarmonia. Il cerimoniale del tè ha origine nelle province del Fujian e del Guangdong, dove è elevata la produzione e coltivazione di tè, ma si è poi diffusa in tutta la Cina, ed è stata importata da altri paesi asiatici, come il Giappone e la Corea, assumendo nuove forme e significati.

La crucialità della cerimonia del tè può essere intesa già dal significato del nome attribuitole in cinese: gongfucha viene infatti tradotto come tè preparato con cura ed attenzione”: mentre cha in cinese significa tè (ma significa anche armonia tra uomo e natura), l’espressione gongfu può essere tradotta in diversi modi, che fanno riferimento allimpiego di tempo, impegno ed attenzione per compiere un lavoro, e l’ottenimento di abilità e risultati. La cerimonia del tè cinese è una vera e propria tradizione culturale, che coinvolge tutte le fasi della preparazione della bevanda, dalla scelta degli oggetti, alla preparazione, al servire, fino al gustare il tè, tutti gesti e regole basati, si presume, sui metodi di preparazione tradizionali antichi.

La cerimonia del tè non è solo un rito spirituale, ma un modo per preparare il tè nel migliore dei modi, impiegato nelle sale da tè e dagli intenditori per esaltare al massimo il gusto di questa bevanda: un rituale estetico, meditativo, che richiede, secondo i testi zen, rispetto per laltro e per le cose, grazia ed armonia, sobrietà e candore, tranquillità e solitudine.

I posti per questo workshop sono terminati.

A cura di Qualcosaditè

11:00 - 11:30
Dimostrazione di Taijiquan

Nella Sala del Toro Farnese (Museo Archeologico Nazionale di Napoli) sarà possibile partecipare alla dimostrazioneTaijiquanrealizzata in collaborazione con L’Istituto Confucio di Napoli; il maestro Yun Peng ci spiegherà le origini del Taijiquan.

I posti per questo workshop sono terminati. I visitatori del museo potranno comunque assistere alla dimostrazione.

 

12:00 - 13:00
Dimostrazione esperienziale “La Cultura del Tè”

DEGUSTAZIONE DEL TÈ
Un rito sociale e spirituale che diviene cerimonia

La cerimonia del tè, o Gong fu cha, (工夫茶, gōngfūchá) nota anche come “Cerimonia del tè 功 Kung Fu” fa riferimento all’arte di preparazione del tè nella cultura e tradizione cinese secondo una precisa scelta dei materiali, delle fasi di preparazione, nel rispetto del principio fondamentale dellarmonia. Il cerimoniale del tè ha origine nelle province del Fujian e del Guangdong, dove è elevata la produzione e coltivazione di tè, ma si è poi diffusa in tutta la Cina, ed è stata importata da altri paesi asiatici, come il Giappone e la Corea, assumendo nuove forme e significati.

La crucialità della cerimonia del tè può essere intesa già dal significato del nome attribuitole in cinese: gongfucha viene infatti tradotto come tè preparato con cura ed attenzione”: mentre cha in cinese significa tè (ma significa anche armonia tra uomo e natura), l’espressione gongfu può essere tradotta in diversi modi, che fanno riferimento allimpiego di tempo, impegno ed attenzione per compiere un lavoro, e l’ottenimento di abilità e risultati. La cerimonia del tè cinese è una vera e propria tradizione culturale, che coinvolge tutte le fasi della preparazione della bevanda, dalla scelta degli oggetti, alla preparazione, al servire, fino al gustare il tè, tutti gesti e regole basati, si presume, sui metodi di preparazione tradizionali antichi.

La cerimonia del tè non è solo un rito spirituale, ma un modo per preparare il tè nel migliore dei modi, impiegato nelle sale da tè e dagli intenditori per esaltare al massimo il gusto di questa bevanda: un rituale estetico, meditativo, che richiede, secondo i testi zen, rispetto per laltro e per le cose, grazia ed armonia, sobrietà e candore, tranquillità e solitudine.

I posti per questo workshop sono terminati.

A cura di Qualcosaditè

12:00 - 12:30
Dimostrazione di Taijiquan

Nella Sala del Toro Farnese (Museo Archeologico Nazionale di Napoli) sarà possibile partecipare alla dimostrazioneTaijiquanrealizzata in collaborazione con L’Istituto Confucio di Napoli; il maestro Yun Peng ci spiegherà le origini del Taijiquan.

I posti per questo workshop sono terminati. I visitatori del museo potranno comunque assistere alla dimostrazione.

 

12:30 - 13:30
Cucina e ravioli cinesi, i 饺子 (jiaozi)

La cucina cinese è una tra le più antiche del mondo. I primi ritrovamenti archeologici risalgono all’età della pietra (5400 a.C. circa) ed è la somma di ben otto cucine regionali molto diverse tra loro, che si sono evolute anche in altre parti del mondo: dall’Asia orientale al Nord America (paese in cui sono nati i famosissimi involtini primavera), dall’Australia all’Europa occidentale.

In questo territorio così vasto, nelle diverse tradizioni culinarie cinesi restano immutate alcune caratteristiche: la presenza del riso, l’utilizzo delle bacchette per accompagnare il cibo alla bocca e il metodo della frittura saltata per cuocere gli alimenti.

Tra i piatti più famosi della cucina cinese da consumare durante il capodanno troviamo i ravioli (饺子, jiaozi), ripieni di carne e/o verdura e accompagnati da salsa di soia.

Sono così buoni che non saprai più farne a meno: ecco perché oggi ti insegniamo come farli a casa tua.

A cura di Lu Yan dell’Università L’Orientale

I posti per questo workshop sono terminati, sarà comunque possibile assistere dall’esterno del bistrot.

14:00 - 16:00
Infopoint “Studiare e lavorare in Italia”

Rivolto prevalentemente ai cittadini cinesi, all’infopoint a cura di WoM – Word of Mouth saranno presenti degli operatori di lingua italiana e cinese per dare tutte le informazioni burocratiche e legali necessarie a chi è interessato a studiare o lavorare nel nostro paese.

14:00 - 15:00
Esibizioni musicali

Presentano Angela Milano e Zhang Guang Nan

Sala del Toro Farnese:

  • Assolo di Chiara Ghezzi sulle note di《月亮代表我的心》con accompagnamento di ukulele (a cura di Ciao Cina)
  • Assolo di Francesco De Dominicis con la canzone 《我要你》(a cura di Ciao Cina)
  • Assolo di Francesca Fariello sulle note di 《自己》(a cura di Ciao Cina)
  • Assolo di Zhou Huizi del Conservatorio di San Pietro a Majella con la canzone 《节日欢歌》 (Buone vacanze cantando) (a cura dell’Unione degli Studenti e Studiosi Cinesi Napoli)
  • Esibizione di musica tradizionale cinese (Liu Yuanyuan – a cura dell’Istituto Confucio)

IMPORTANTE: Le esibizioni sono rivolte ai visitatori titolari di regolare biglietto di visita e sono ad accesso libero fino al raggiungimento della capienza massima consentita dalle sale espositive.

L’organizzazione e lo staff del Museo si riservano pertanto la facoltà di limitare l’accesso una volta raggiunta tale capienza.

14:00 - 16:00
Dimostrazione pratica di Intaglio della carta

JIANZHI

L’arte del ritaglio della carta in Cina

I più antichi reperti relativi alle carte ritagliate cinesi risalgono al periodo del cosiddetto Medioevo cinese, più precisamente al VI secolo d.C. In epoca Tang (618-907 d.C.) gli imperatori, in occasione della Festa di Primavera, usavano ricevere i cortigiani che portavano bandiere di seta con emblemi doro e dargento ritagliati a forma di caratteri cinesi e fiori. Poiché a quei tempi la carta e la seta erano mal distinte l’una dall’altra a causa della loro utilizzazione comune per la scrittura e la pittura, si può ragionevolmente pensare che le prime carte ritagliate fossero in seta. Questi ritagli in seta all’inizio dovevano ornare i palazzi e le case ricche. Quando la materia cartacea divenne in seguito di uso più corrente, le carte ritagliate fecero la loro comparsa nelle case della gente del popolo diventando rapidamente un’arte popolare. I primi artigiani furono d’altronde le contadine illetterate che, depositarie della tradizione, preservarono attraverso i secoli i motivi e le tecniche di questa peculiare forma d’arte.

La dimostrazione di intaglio della carta sarà a cura della prof.ssa Li Zhuo dell’Università L’Orientale

14:00 - 16:00
Dimostrazione pratica di Calligrafia

CALLIGRAFIA CINESE

Una tradizione millenaria tra scrittura e arte

In Cina, la calligrafia occupa una posizione importante nel campo delle belle arti. La scrittura cinese, grazie alla sua unicità, non è solo un mezzo di comunicazione, ma è anche un modo per esprimere senso estetico e cultura. Il famoso Su Dongpo, uno dei più famosi letterati dell’epoca Song (960 – 1279), era solito utilizzare l’arte della calligrafia per comporre le sue poesie, lasciando così una traccia indelebile nella storia dell’arte e della letteratura cinese, due discipline che si incontrano appunto nella calligrafia.

Possiamo definire la calligrafia cinese come l’arte di scrivere i caratteri cinesi, servendosi di pennello e inchiostro in modo che comunichino un messaggio che va oltre il significato letterale delle parole. Ha una storia che va di pari passo con lo sviluppo della scrittura ed è considerata una delle forme tradizionali di arte, nonché espressione della millenaria cultura cinese.

Si dice che la calligrafia sia come uno specchio che riflette l’animo e i sentimenti di chi la scrive. Giocando con il pennello e l’inchiostro sulla carta, variando velocità dei tratti e spessore delle linee, il maestro calligrafo riesce a comunicare il suo stato d’animo. È anche un esercizio mentale perché permette di coordinare il braccio e la mente, che deve essere calma, per produrre la migliore espressione di quello che l’artista sente.

La dimostrazione di calligrafia sarà a cura della prof.ssa Zhang Chi dell’Università L’Orientale

15:00 - 16:00
Dimostrazione di pittura tradizionale

Dimostrazione di pittura tradizionale a cura dell’Unione degli Studenti e Studiosi Cinesi Napoli

La pittura cinese è una delle più antiche tradizioni artistiche del mondo. L’antica pittura tradizionale è nota oggi come guóhuà (国画), che significa “pittura nazionale”.

Il tema più diffuso e apprezzato nella pittura tradizionale sono i paesaggi. La pittura paesaggistica cinese non è una riproduzione fedele del paesaggio circostante, ma una rappresentazione della natura attraverso la concezione spirituale dell’artista. Come con la calligrafia, i materiali più popolari sui quali sono fatti i dipinti sono la carta e la seta e lo strumento più usato è il pennello intinto in inchiostro nero o in pigmenti colorati. Il lavoro finito può essere montato su rotoli, che vengono poi appesi o distesi, e vanno ammirati srotolando progressivamente le varie scene, che si susseguono in eventi in ordine cronologico.

Le diverse correnti artistiche, influenzate da varie dinastie imperiali e invasioni barbariche, ci hanno lasciato un patrimonio di opere molto diversificato.

Docente: Wang Yujie

 

15:00 - 15:30
Dimostrazione di Taijiquan

Nella Sala del Toro Farnese (Museo Archeologico Nazionale di Napoli) sarà possibile partecipare alla dimostrazioneTaijiquanrealizzata in collaborazione con L’Istituto Confucio di Napoli; il maestro Yun Peng ci spiegherà le origini del Taijiquan.

I posti per questo workshop sono terminati. I visitatori del museo potranno comunque assistere alla dimostrazione.

 

15:00 - 16:00
Dimostrazione esperienziale “La Cultura del Tè”

DEGUSTAZIONE DEL TÈ
Un rito sociale e spirituale che diviene cerimonia

La cerimonia del tè, o Gong fu cha, (工夫茶, gōngfūchá) nota anche come “Cerimonia del tè 功 Kung Fu” fa riferimento all’arte di preparazione del tè nella cultura e tradizione cinese secondo una precisa scelta dei materiali, delle fasi di preparazione, nel rispetto del principio fondamentale dellarmonia. Il cerimoniale del tè ha origine nelle province del Fujian e del Guangdong, dove è elevata la produzione e coltivazione di tè, ma si è poi diffusa in tutta la Cina, ed è stata importata da altri paesi asiatici, come il Giappone e la Corea, assumendo nuove forme e significati.

La crucialità della cerimonia del tè può essere intesa già dal significato del nome attribuitole in cinese: gongfucha viene infatti tradotto come tè preparato con cura ed attenzione”: mentre cha in cinese significa tè (ma significa anche armonia tra uomo e natura), l’espressione gongfu può essere tradotta in diversi modi, che fanno riferimento allimpiego di tempo, impegno ed attenzione per compiere un lavoro, e l’ottenimento di abilità e risultati. La cerimonia del tè cinese è una vera e propria tradizione culturale, che coinvolge tutte le fasi della preparazione della bevanda, dalla scelta degli oggetti, alla preparazione, al servire, fino al gustare il tè, tutti gesti e regole basati, si presume, sui metodi di preparazione tradizionali antichi.

La cerimonia del tè non è solo un rito spirituale, ma un modo per preparare il tè nel migliore dei modi, impiegato nelle sale da tè e dagli intenditori per esaltare al massimo il gusto di questa bevanda: un rituale estetico, meditativo, che richiede, secondo i testi zen, rispetto per laltro e per le cose, grazia ed armonia, sobrietà e candore, tranquillità e solitudine.

I posti per questo workshop sono terminati.

A cura di Qualcosaditè

16:30 - 17:15
Apertura dei festeggiamenti per il Capodanno Cinese

Festeggiamenti per il Capodanno Cinese

  • ore 16.30 – apertura dei festeggiamenti e saluti istituzionali del Sindaco Prof. Gaetano Manfredi
  • A seguire: saluti istituzionali dei partner
  • ore 16.55 – conto alla rovescia per la mezzanotte (17.00 ora italiana)
  • ore 17.00 – danza tradizionale dei leoni (a cura di Ciao Cina e dell’Accademia Hak Fu Jow)
  • A seguire: Spettacolo di gruppo di Tai Chi a cura di International Wu Xing Kung Fu Academy(国际五行功夫学校)
  • A seguire: Danza degli ombrelli (a cura di Ciao Cina)
  • A seguire: Coro che canta 《疫情过后》(a cura di Ciao Cina)
  • A seguire: chiusura dei festeggiamenti

Le celebrazioni del Capodanno saranno trasmesse in diretta su AudioLive FM

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